Name: | Voxson, FARET (F.A.R.E.T.); Roma (I) |
Abkürzung: | voxson |
Produkte: | Modell-Typen |
Zusammenfassung: |
Fabbrica Apparecchi Radio e Televisione F.A.R.E.T. Marchio: Voxson Voxson S.p.A. Voxson Europa S.p.A. Voxson France S.A. |
Gegründet: | 1952 |
Geschichte: |
Nel 1952 viene fondata, dall'ing. Arnaldo Piccinini, la Fabbrica Apparecchi Radio e Televisione S.p.A. (F.A.R.E.T.), con sede legale in via Crescenzio e l’attività industriale a via di Tor Cervara, per la costruzione di radio e televisori. Gli apparecchi, che venivano distribuiti sul mercato con il marchio Voxson, ebbero un immediato successo già dal 1954 con le radio a valvole Dinghy e Starlet, nel 1957 con il modello Zephir (prima radio a transistor di produzione italiana), il primo televisore con cinescopio corto 110 gradi, e nel 1960 nel settore dell'autoradio, con il modello Vanguard. Successivamente la produzione si estese anche ai giradischi e ai mangianastri. Nel 1967 assunse la nuova denominazione Voxson S.p.A. e successivamente venne costituita una filiale estera, a Parigi (Voxson France). Nel 1971, il presidente Piccinini cedette il 50% della azienda alla EMI (casa discografica britannica) e il restante 50% diviso tra RCA Italiana e Agip; in seguito la EMI rilevò altre quote della Voxson arrivando a possederne l'81 per cento. Con la nuova proprietà, l'azienda proseguì nella produzione di televisori e autoradio, intraprese la nuova produzione di amplificatori, diffusori e impianti stereofonici ad alta fedeltà, ma cessò quella delle radio portatili. Nel 1975 la EMI era intenzionata a chiudere la fabbrica romana, a seguito del bilancio passivo. La chiusura dello stabilimento fu scongiurata con la cessione dell'azienda all'imprenditore romano Amedeo Ortolani. Intanto, nel 1977, Voxson, lanciò l'autoradio Tanga NS a cui fecero seguito i modelli Mostro e Boccardino e avviata la produzione dei televisori a colori. Durante la gestione Ortolani, la crisi societaria della Voxson continuò a peggiorare. Nel 1985 vi furono molte incertezze sul futuro della società. L’acquisto da parte della Vidital (società costituita dalla ITT Corporation e dalla REL) non si concluse a seguito dell’offerta dell’americana Toreson Industries. Nel settembre 1987, le attività produttive della società cessarono definitivamente, e la fabbrica venne chiusa. Nel dicembre 1987, venne costituita la nuova società da parte di REL (la finanziaria pubblica per il salvataggio dell' elettronica nazionale di consumo) e Toreson (divenuta nel frattempo socio di minoranza), con la denominazione Nuova Voxson S.p.A., per la sola produzione degli home computer. Ma nel 1990, la situazione rimaneva ancora immutata per la mancata applicazione del piano industriale. La Nuova Voxson non fu mai operativa; venne posta in liquidazione fino alla sua chiusura avvenuta nel 1994. Alla fine degli anni novanta, la vecchia fabbrica di Tor Cervara, ormai dismessa da anni, viene acquistata dalla società finanziaria Fincentro Uno, controllata dall'imprenditore Francesco Di Stefano. L'edificio viene ristrutturato e nel 1999 viene inaugurato un importante centro di produzione televisiva e cinematografica, che prende il nome di Centro Europa 7. Negli anni 2000, Di Stefano acquista anche il marchio Voxson, creando una nuova società denominata Voxson Europa S.p.A. di cui la Fincentro Uno ne è proprietaria al 100 per cento. Dopo oltre un decennio di assenza, nel 2004 il marchio Voxson è ritornato nel mercato italiano dell'elettronica di consumo con i televisori LCD e CRT, i lettori DVD e i condizionatori, prodotti nel Sudest Asiatico, importati e distribuiti con il marchio dell'azienda romana. |
Diese Firma wurde von Alessandro De Poi eingebracht.
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