Zenith Transoceanic

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Zenith Transoceanic 
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Konrad Birkner † 12.08.2014 (D)
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Konrad Birkner † 12.08.2014

ZENITH TRANSOCEANIC
di Konrad J. Birkner, Haag /OBB
versione italiana Vittorio Franzoni

 


LE TRASMISSIONI IN ONDE CORTE NEGLI ANNI '30

  Verso la fine degli anni '30 le trasmissioni in onde corte erano ormai affermate. Quasi tutti i Paesi usavano la radio ad onde corte per fornire alle colonie ed agli emigranti notizie ed intrattenimento dalla Patria. D'altro canto, le capacità ricettive erano piuttosto limitate. Era difficile trovare veri ricevitori ad onde corte, i quali richiedevano un operatore provetto. L'ascoltatore o possessore di radio, normalmente aveva sulla scala del suo ricevitore radio una sola banda in OC, e nessun allargatore di banda o altro sistema di sintonizzazione micrometrica.
La ricerca accurata ed il mantenimento della frequenza erano praticamente impossibili. Solo alcuni fra i migliori apparecchi offrivano allargatori di banda unitamente a una sufficiente sensibilità, selettività, soppressione della frequenza immagine, controllo automatico del guadagno, ecc.

  Nelle radio portatili di allora, con una sola banda di OC, le stazioni indistinguibili affollavano la piccola scala parlante. In Germania la Braun cominciò nel 1936 ad introdurre sul mercato un'apparecchio portatile ad una banda in OC. Successivamente nel 1939 altre case produttrici come la Blaupunkt, la Körting, la Nora e la Radione offrivano portatili con caratteristiche analoghe.

  Ovviamente quei portatili non ebbero mai grande popolarità poiché l'utilizzatore doveva portarsi a presso un peso complessivo che variava tra i dieci ed i venti kg, batterie incluse. Quanto sucedeva in Germania era comunque lo stesso anche in altri paesi industrializzati. Perfino negli Stati Uniti, no­nostante che la radio fosse già molto popolare, e l'industria tecnologicamente all'avanguardia, la situazione era la medesima. Indubbiamente, la mancanza di un aapparecchio radio portatile che ricevesse in onde corte era ritenuta una grave mancanza, soprattutto dai membri delle spedizioni che dagli Stati Uniti partivano per espolarare gli spazi infiniti del Canada o della regione polare artica.

  Ma, evidentemente, il mercato non era ancora pronto. Fortunatamente l'interesse personale e commerciale del Comandante Eugene F. McDonald, presidente della Zenith radio works, diede un grande impulso alle ricerche che detterminarono lo sviluppo e la realizzazione di una radio portatile in grado di ricevere agevolmente anche le onde corte.


EVOLUZIONE DELLA ZENITH

  Il Sig. Eugene F. McDonald era un uomo d'af­fari di grande successo. Si era fatto una fortuna già da giovane. Nel 1911, all'età di 25 anni, guadagnava 16.000 dollari l'anno! In seguito fece storia nell'industria automobilistica quando, nel 1912, orga­nizzò per primo in America una compagnia finan­ziaria per la vendita rateale, di automobili.

  Le automobili erano rivolte, a quei tempi, ad una clientela ricca che pagava in contanti. Questa nuova idea gli fece guadagnare un milione di dollari all'anno. Nel 1921 divenne socio e Direttóre Generale di una piccola ditta costruttrice di radio, gestita da due giovani. Questi assemblavano un apparecchio al giorno e lo vendevano per 200 dollari. La piccola ditta venne presto sommersa dagli ordini. Il nome del prodotto era Zenith. La cosa interessante era che i giovani erano proprietari di una delle rare licenze Armstrong, che gli consentiva di usare la reazione per i loro circuiti.
  A quel tempo queste licenze non erano facilmente ottenibili. Più tardi la ragione sociale divenne Zenith Radio Corporation ed ebbe grande successo nella vendita di prodotti di alta qualità principalmente sul mercato americano. Il comandante McDonald era un eccellente venditore, nel 1923 persuase il polare esploratore McMillan a portare con sé, durante la sua spedizione polare, una Zenith "Companion", forse la prima radio portatile al mondo. Nel 1925 McMillan venne equipaggiato dalla Zenith con un trasmettitore e ricevitore ad Onde Corte. La cosa ebbe un grande successo. Per la prima volta una spedizione ebbe una linea permanente di comunicazione con la base, in questo caso la stazione della Zenith stessa, la WJAZ. Il successo di tale operazione ebbe un enorme ritorno pubblicitario.


  McDonald viaggiava frequentemente sul suo "MIZPAH", un panfilo di oltre sessanta metri (uno dei più grandi nella zona dei Grandi Laghi) raggiungendo anche località molto remote. In una di queste occasioni si lamentò che dal suo capanno di pesca in Canada, non riusciva ad ottenere una ricezione radio accettabile.

  Conseguentemente, il 2 Agosto 1939, ordinò al suo laboratorio di sviluppare una radio sulla base di sue specifiche richieste. Vennero così prodotti circa venti prototipi che lui stesso collaudò e respinse uno dopo l'altro.
Finalmente, nel Luglio 1941, due apparecchi incontrarono la sua approvazione. Uno di questi venne affidato al summenzionato esploratore polare McMillan, e l'altro se lo portò in Canada. Successivamente McMillan informava McDonald che questo apparecchio gli aveva consentito un ottimo contatto col mondo, cosa che non era mai riuscito a realizzare in precedenza dall'Artico. Non solo poteva ricevere le stazioni meteorologiche ma anche le ultime notizie direttamente dall'Europa, in particolare quelle relative alla Germania. McDonald autorizzò la produzione del progetto la quale ebbe inizio nell´Ottobre 1941. Le prime consegne vennero effettuate all´inizio di Gennaio 1942.

LA PRIMA "TRANS-OCEANIC" #7G605

  L'antenato del Trans-Oceanic fu questo modello # 7G605. Offriva numerose caratteristiche tecniche: per la ricezione in OC c'era a disposizione una scelta di antenne come un'asta allungabile, quindi un'antenna a telaio sintonizzata per OC, una antenna a nucleo magnetico per Onde corte, ed infine il supplementare "Wave Booster" (incrementatore di onda) per ricezione supersensibile in onde corte.

  

  Per la banda Onde Medie si poteva usare l'antenna a telaio montata nell'apparecchio o alternativamente l'antenna a nucleo magnetico. Entrambe le antenne a nucleo ad OC ed OM erano staccabili e potevano essere impiegate ad una certa distanza dal ricevitore, per esempio fissate al finestrino di un compartimento su una vettura ferroviaria, oltre la banda OM (Broadcast) c'erano cinque bande al­largate in Onde Corte: 49m, 31m, 25m, 19m, 16m. Non esistevano le Onde Lunge, molto popolari in Europa, poiché nel Nord America non avevano avuto un grande impiego.
Il circuito del modello # 7G605 utilizzava sei valvole più una raddrizzatrice per l'alimentazione dalla rete. In Onde Medie abbiamo uno stadio di sintonia in alta frequenza (condensatore a tre se­zioni) che viene disattivato sulle bande OCl!In OC, i circuiti alta frequenza sono centrosintonizzati. L'allargamento di banda avviene a mezzo dei condensatori fissi C8 = 75pF e C9 = 50pF. Secondo la definita assegnazione di stazioni, le bande furono scelte molto strette (6.0-6.5 MHz, 9.4-9.8 MHz, 11.7-11.9 MHz, 15.1-15.3 MHz, 17.6-18.0 MHz).
Nello stadio ad alta frequenza si rinunciava anche ad un possibile fattore di guadagno da tre a cinque, in tal modo risparmiando una serie completa di bobine intercambiabili (commutabili) per l'ingresso dello stadio miscelatore. Questo tipo di circuito venne abbandonato nei successivi modelli, dove per ottenere bande più ampie ed uno stadio in alta frequenza per le OC, era necessaria una sintonia a tre gruppi in grado di coprire tutti i circuiti in alta frequenza. Salvo la valvola d'uscita, vennero introdotte le relativamente nuove valvole Loctal con alimentazione dei filamenti a 1,5 volt. Queste richiedevano molto meno potenza delle europee serie K a 2 volt.
Per gli esperti, diamo qui di seguito l'elenco delle valvole: 1LN5 = Stadio alta frequenza solo OM, 1LA6 = miscelatrice, 1LE3 = oscillatrice locale, pi­lotata dalla 1LA6, che non oscillava con affidabilità a frequenze OC (la successiva 1LC6 risolse il problema), 1LN5 = stadio media frequenza 455kHZ, 1LD5 = demodulatore e prima amplificazione bassa frequenza, e 3Q5 valvola d'uscita (base octal). I radioamatori più anziani ricorderanno certo questi modelli per aver recuperato le radio americane dopo la seconda guerra mondiale.
Per risparmiare stilla durata delle batterie, venne montato un alimentatore a 117v in corrente alternata, usando una raddrizzatrice 117Z6G.
Un'altra caratteristica tipica era il "Radioorgano". Quattro piccoli interruttori a slitta consentivano 16 combinazioni diverse di tono. Questo dispositivo ebbe ovviamente molto successo perché continuò ad apparire in tutti i modelli successivi.
Una scala circolare ed un indice a doppia punta servivano per leggere le frequenze ed i metri di banda. Rinchiusa in una elegante valigetta con coperchio rimovibile, questa radio si vendeva a 75 dollari (che al giorno d'oggi corrispondono a ben più di 700 dollari). A questo punto seguì una intensa campagna promozionale.

 B-17 Bomber

  La nuova radio venne enfatizzata dai media ai primi di Gennaio del 1942 ed al 22 Aprile di quell'anno, già erano state consegnate circa 35.000 radio portatili "Transoceanic Clipper", mentre c'erano ancora in portafoglio ordini per ulteriori 100.000 unità da costruire. Qundo, per ordine del governo, con il decreto "War Plarming Board Edict" lo stabilimento della Zenith venne convcrtito completamente a produzione bellica.

  Soldati, marinai, aviatori portavano il loro Transoceanic fino nei più remoti campi di battaglia della seconda guerra mondiale. Le radio sopravvissero a bufere di sabbia, lanci paracadutati, immersioni in mare, al D-day in Francia, incursioni e bombardamenti aerei, ed i proprietari erano entusiasti di questa solida, potente radio, tanto che divenne una leggenda in tutto il mondo.


Il PRIMO MODELLO POST-BELLICO # 8G005

  Dopo la seconda guerra mondiale, nei 1946 uscì il nuovo modello # 8G005. Non solo vennero migliorate la sensibilità, la selettività e la qualità del tono ma anche il contenitore venne completamente ridisegnato. Il suo aspetto generale venne mantenuto suppergiù per 16 anni. Del modello 8G005 se ne vendettero 130.000 esemplari fra il 1946 ed il 1949.

  Ora veniva realizzato un circuito supereterodina che utilizzava uno stadio in AF, non solo suila banda delle onde medie ma anche su tutte e cinque le bande in OC.
Anche se le valvole miniatura erano disponibili fin dal 1940, venne favorito l'impiego di valvole Loctal. Per aumentare la potenza d'uscita e la qualità del tono, venne installato un amplificatore in push-pull usando una coppia di 1LB4, portando così, il numero delle valvole ad otto, includendo la raddrizzatrice.


VALVOLE MINIATURA PER LA G500

  Nel 1949 vennero prodotte le nuove valvole miniatura. Il nuovo modello G500 montava solo cinque valvole: il circuito push-pull venne abbandonato ed un raddrizzatore al selenio sostituì la valvola raddrizzatrice. Un minor numero di valvole avrebbe aumentato la durata delle batterie. L'aspetto esterno del suo predecessore: coperchio pieghevole, scala circolare con indice a doppia punta, cambio-banda a pulsanti, radio-organ (tono) venne praticamente mantenuto. Per distinguerne le differenze anche all'esperto è consigliabile aprire il coperchio posteriore. L'equipaggiamento valvolare ora comprendeva 1U4, 1L6, 1U4, 1U5, 3V4. Salvo la 1L6, tutte le altre valvole avevano equivalenti europee. Il periodico tedesco "Funktechnik" pubblicava nel 1951 un articolo contenente una breve descrizione tecnica e lo schema dei circuiti.

   Sfortunatamente questo schema contiene un errore fatale: alla presa delle batterie, le alimentazioni A e B sono state invertite fra di loro.
Fino all'uscita del suo successore nel 1951, si vendettero circa 90.000 apparecchi G500.


H 500 : IL PIÙ POPOLARE


  Questo modello è indubbiamente il più conosciuto ed il più famoso. Certamente quasi tutti i collezionisti lo avranno incontrato da qualche parte. È abbastanza diffuso anche in Europa. La banda dei 49 metri venne rimossa mentre vennero aggiunte altre due bande più ampie: da 2 a 4 MHz e da 3 a 5 MHz, rendendo in tal modo disponibili ben sette bande.
  La ragione di questo aggiornamento sta principalmente nel fatto che la banda B delle onde medie (3 a 5 MHz) era richiesta dagli americani di stanza ai tropici oltre che dai naviganti che volevano poter ricevere stazioni meteorologiche e di navigazione attorno ai 2 MHz, 3 MHz e 7 MHz. L'apparecchio quando è aperto, il coperchio frontale mostra la removibile antenna magnetica per le OM. Il modello H 500 ebbe grande successo in particolare fra i naviganti con barche da diporto.
Dal 1951 al 1954 se ne vendettero 245.000 esemplari.


SERIE 600: L'ULTIMO MODELLO A VALVOLE


  La produzione di questo modello iniziò nel 1954, ultimo apparecchio costruito con l'impiego di valvole termoioniche, che continuò ad essere costruito in diverse varianti fino al 1962.
  La caratteristica più evidente: la scala diritta orizzontale al posto della scala circolare con il suo indice a doppia punta. Inoltre, per ovviare certi problemi durante il funzionamento con l'alimentazione a rete, venne introdotta una valvola ballast (regolatore in serie). I problemi consistevano nello slittamento di frequenza dipendente dall'alimentazione, fino al blocco dell'oscillatore locale, inconvenienti questi che non si verificavano con il funzionamento a batterie.

  Fino al 1962 se ne vendettero più di 269.000 esemplari. La loro concorrente, Hallicrafter, era ovviamente così entusiasta dei modelli della serie H 500 e 600 (ed ovviamente di avere una fetta del mercato) che rilevarono il progetto del Trans Oceanic per il loro modello "WorldWide Dynamic Tuner" (sintonizzatore dinamico del mondo intero). Equipaggiamento valvolare identico, stesse bande di frequenza, concetto uguale del contenitore. Perfino il "Radio organ" non potè essere tralasciato! Venne solo aggiunta una banda di onde lunghe per le necessità dei naviganti.
La scala diritta venne estesa su tutta la parte frontale e l'apparecchio stesso appare meno americano poiché è più robusto dell'originale.

MODELLO ROYAL 1000 A TRANSISTOR

  Nel frattempo si erano resi disponibili i primi transistor che subito generarono interesse all'impiego in apparecchi portatili. La ROYAL 1000 fu la prima Transoceanic totalmente transistorizzata e fece la sua apparizione sul mercato nel 1957. Al prezzo di US $ 275 (equivalenti a1400 dollari di oggi) era tutt'altro che a buon mercato paragonata alla contemporanea della serie 600 a valvole che costava solo 140 dollari.
  Venne aggiunta la banda dei 13 metri e, più avanti, anche le Onde Lunghe. Nonostante il suo prezzo, se ne vendettero 165.000 esemplari. Si deve evidenziare che i transistor avevano ancora un loro zoccolo e che il cablaggio era fatto a mano.

 

MODELLO ROYAL 3000 CON MODULAZIONE DI FREQUENZA

  II ROYAL 3000 venne equipaggiato con la banda FM e, fra il 1963 e 1971 ne furono venduti 83.000 esemplari.

Nel 1969 entrò sul mercato il modello ROYAL 7000 era caratterizzato da un BFO e di controllo manuale di guadagno per ricezione in CW e SSB.


R 7000 - IL DECLINO DI UNA LEGGENDA


  L'ultimo modello venne semplicemente identificato con la sigla R 7000, da non confondere con il ROYAL 7000! Diversamente dal suo predecessore, questo aveva copertura di banda continua da Onde Lunghe fino a VHF, con un ingranaggio meccanico a movimento lento (demoltiplica) per facilitare la sintonia. Ma solo 25.000 esemplari ne vennero costruiti, dei quali un certo numero venne fatto assemblare a Taiwan.

  Il modello R 7000 perse terreno sui suoi concorrenti; il Sony ICF-2001, di pari prezzo, fu il primo ricevitore al mondo che impiegava sintesi digitale di frequenza con un microprocessore ed includeva il display digitale e sintonia digitale. La R 7000 non usava nemmeno un indicatore digitale di frequenza, mentre per i Satellit serie 1400 / 2400 / 3400 della Grundig un contatore digitale per il display di frequenza era una cosa naturale.

  Così, perfino i concorrenti europei erano molto più avanti. Inoltre le dimensioni del Sony ICF 2001 erano la metà ed il suo peso considerevolmente inferiore. C'erano anche disponibili scanner per VHF mentre la CB aveva perso l'interesse del pubblico. Una leggenda era terminata.

SUGGERIMENTI PER IL COLLEZIONISTA

  Nonostante il grande numero di apparecchi Trans-Oceanic   costruiti il collezionista trova difficoltà a reperirli e, quando li trova, si sente chiedere prezzi notevoli. Dopo tutto, questi apparecchi rappresentano i portatili che potevano ricevere tutto il mondo molto prima che la Grundig Satellit (1965) e la Braun T-1000 potessero ottenere una fetta del mecato. C'è comunque da evidenziare il fatto che per i modelli a valvole del Trans-Oceanic, la Zenith non ebbe il alcun concorrente.


NOTE
Questo articolo cita solo gli argomenti più importanti dei Trans-Oceanc. Il collezionista interessato deve acquistare l'eccellente libro "The Zenith Trans-Oceanic" di Bryant/Cones. Compilato dopo una accurata ricerca, pieno di dettagli, tabelle, note ed illustrato con brillanti foto a colori, questo libro è veramente una delizia. Su questo argomento non esiste niente di meglio.

 

Ringrazia l'autore se ritieni l'articolo interessante o ben scritto.