Storia della Radio in Italia
Storia della Radio in Italia
Una delle prime date importanti della storia della Radio fu il 12 dicembre 1901, quando Guglielmo Marconi riuscì a stabilire il primo collegamento transoceanico tra la Cornovaglia (Inghilterra) e Terranova (Canada). Probabilmente Guglielmo Marconi non si rese nemmeno conto dell’importanza di quello che aveva scoperto.
Una piccola storia delle Radiotrasmissioni in Italia.
- Giugno 1923: l’Ingegner Ranieri gestiva il “Radio Araldo”, prima emittente Italiana ad iniziare trasmissioni radio. Nell’agosto del medesimo anno ottenne una concessione per iniziare trasmissioni radio sperimentali.
- Inizio del 1924: Costanzo Ciano Ministro delle Poste concede alla neonata URI “Unione Radiofonica Italiana” la Concessione definitiva per le trasmissioni radio, favorendola con diversi provvedimenti legislativi.
- 6 ottobre 1924: Alle 21 Maria Luisa Boncompagni dette il primo semplicissimo annuncio: “Unione Radiofonica Italiana, stazione di Roma Uno, trasmissione del concerto inaugurale”. La trasmissione comprese l’Opera 7 di Haydn ed un po’ di musica. Seguirono il Bollettino Meteorologico, le notizie di Borsa ed alcune altre notizie lette da Ines Donarelli, una componente del quartetto d’archi improvvisatasi annunciatrice. Il tutto per una durata di un’ora e mezza. La trasmissione venne sospesa alle 22 e 30 per “far riposare le esauste valvole”.
- 1925: Un Decreto Legge stabilì il monopolio assoluto delle Stato sulle trasmissioni senza fili. Tutte le preesistenti emittenti furono incorporate nell’URI.
- 27 novembre 1925; E’ la data dell’inizio delle trasmissioni regolari giornaliere.
- 1926: Entrano in funzione le stazioni di Napoli e Milano. In seguito Bolzano, Genova e Torino.
- Aprile 1926: Nasce la S.I.P.R.A. inizialmente Società Italiana Pubblicità Radiofonica Anonima dal 1949: Società Italiana Pubblicità per Azioni. Attualmente Rai Pubblicità S.p.a.
- Gennaio 1928 l’Uri diventa EIAR (Ente Italiano Audizioni Radiofoniche). Cominciano gli anni in cui la maggior parte degli Italiani, non potendosi permettere un apparecchio, si ritrovano nei bar e nei locali pubblici per ascoltare le trasmissioni.
- 1930. Viene creata la SIPRA ed iniziano gli spot pubblicitari. Dalla metà degli anni ’30 il Regime impone ai costruttori di avere in catalogo una “Radio Balilla” al prezzo di Lire 430
- 1931: Prima radiocronaca di un incontro di calcio (Italia Ungheria)
- 1935 Invasione dell’Etiopia ed inizio delle radiocronache in diretta.
- 1937: Il 20 luglio viene dato l’addio a Guglielmo Marconi
- 1938: Raggiunto il numero di 1.000.000 di abbonati. Il Partito Nazionale Fascista vieta l’ascolto di radio straniere. Sono gli anni di “Radio Londra”.
- 1939: La notizia dell’invasione della Polonia grazie alla radio fa immediatamente il giro del mondo. Nasce “Radio Vaticana”
- 1940 Con l’entrata dell’Italia nella Seconda Guerra Mondiale la Radio diviene definitivamente il mezzo più potente per rendere pubbliche le notizie, specialmente della Guerra.
- 1942: La voce di G. B. Arista “Titta” annuncia l’arresto di Benito Mussolini.
- 1949: L’EIAR diventa RAI (Radio Audizioni Italiane).
- 1949: ImcaRadio e Watt Radio sono i primi a produrre apparecchi che potevano ricevere la Modulazione di Frequenza, mentre molti altri si limitano a produrre adattatori FM/AM per consentire ai possessori degli apparecchi radio AM di non doverli sostituire.
- 1° ottobre 1950: La Rai mette in funzione i trasmettitori in Modulazione di Frequenza di Torino, Milano, Roma, Napoli, Firenze, Genova. Inizialmente le trasmissioni erano di carattere diverso dalle trasmissioni ufficiali dei due programmi in Onde Medie.
- Anni ’50: Inizia il periodo d’oro delle RAI, con l’avvio, nel 1951 del Festival di Sanremo. Nonostante l’avvio delle trasmissioni televisive nel 1954, con l’inizio dei giochi a premi la Rai è sempre più ascoltata.
- 1954, 3 gennaio: L’annunciatrice Fulvia Colombo dà l’avvio ai programmi regolari della Televisione Italiana, unico programma, Programma Nazionale, oggi Rai 1. La Rai il 10 aprile diventa pertanto Radio Televisione Italiana.
- Anni ’60: La Rai trasmette su 3 canali, conosciuti come “Primo, Secondo e Terzo”. Iniziano i programmi rivolti ai giovani.
- 1970: Nella valle del Belice terremotata, nasce la prima radio libera, zittita dopo un solo giorno di trasmissioni. La Rai effettua prove di trasmissioni in stereofonia.
- 1974: Cade il monopolio della TV.
- 1976: Grazie ad una sentenza della Corte Costituzionale cade anche il monopolio della Rai. Nella stessa sentenza si dà atto che esistono già circa 400 emittenti attive in Italia che all’inizio erano le cosiddette “Radio Pirata”
- Anni ‘80: Le Radio Libere diventano Radio Private
- 1986: Iniziano le trasmissioni in stereofonia anche in TV.
- Anni ’90: Entrano in scena i Network Nazionali.
- Anni 2000: Inizio delle trasmissioni DAB (Digital Audio Broadcasting) nuova frontiera della Radio terrestre. Da diversi anni è attiva la trasmissione di numerosi canali radio e televisivi tramite satelliti geostazionari.
Il resto è storia attuale.
Tratto liberamente da Wikipedia e per gentile concessione da “Elettrovintage.it”
Negli anni dell’immediato dopoguerra, con la ripresa economica, sono parecchi i costruttori di apparecchi radio e relative parti, che iniziano l’attività. Alcuni riescono appena a farsi un nome, restando in attività per pochi anni, qualcuno diventa importante. Un elenco sicuramente incompleto.
La Voce del Padrone (Milano)
La storia de "La Voce del Padrone" inizia in Inghilterra alla fine del 1890 come "The Gramophone Company" poi divenuta nei primi anni '900 la famosa "His Master's Voice". La fabbrica produceva e distribuiva Grammofoni e dischi con il famoso marchio del cane Nipper che ascolta la voce del suo padrone incisa sul disco. Nel 1912 in Italia i fratelli Alfredo e Duilio Bossi fondarono a Milano in Galleria Vittorio Emanuele la "Società Nazionale del Grammofono". Nel 1930 la S.A.N.G. (Società Anonima Nazionale del Grammofono) a Milano in v. Domenichino 14, iniziò la produzione e la vendita di apparecchi Radiogrammofoni su licenza RCA-Victor e His Master's Voice. Dalla fine degli anni ‘30 tre grandi case costruttrici, Voce del Padrone, Columbia e Marconiphone produssero insieme molti modelli di ricevitori con marchi differenti e con qualche piccola diversità. Durante il periodo bellico i proprietari inglesi sospesero la produzione e chiusero la fabbrica, per riaprirla subito dopo la fine della guerra Mondiale. Si riprese subito la produzione di ricevitori radio e si avviò anche la costruzione dei primi Televisori in B/N. Nel 1964 la produzione dei ricevitori venne chiusa definitivamente. Nel 1966 riprese la produzione discografica che ancora oggi continua ad esistere come etichetta sotto il nome di EMI Music Italiana S.p.a. con sede nel centro di Milano.
S.I.T.I (Milano)
La S.I.T.I. (Società Industrie Telefoniche Italiane): Azienda fondata a Milano in v. Nino Bixio,24 nel 1918 dall'ingegnere Doglio. Produceva attrezzature, centrali di commutazione e apparecchi telefonici, con rappresentanza del marchio SIEMENS. Nei primi anni 20 si specializzò nella costruzione di ricevitori radio costituendo la S.A.R.I. (Società Anonima Radiotelefonica Italiana).
I suoi primi prototipi vennero dotati di valvole esterne e l'altoparlante a tromba separato, tutti componenti di prima qualità come la serie R (1924-1930), la serie Siti 70 e la serie 53 (1930-1932), fino alla serie Radiorurale e Radiobalilla del 1935-1936. Nel 1936 venne assorbita dalla F.A.C.E. che continuò la produzione dei Radioricevitori, componenti e accessori per radio.
Allocchio Bacchini (Milano
Allocchio Bacchini (1920): Questa prestigiosa azienda nacque a Milano c. Sempione, 93 nel primo dopoguerra (1920) per opera degli ingegneri Antonio Allocchio e Cesare Bacchini. Nata come azienda costruttrice di strumenti ed apparecchi per misure sottomarine, nel 1924 inizia la produzione di radioricevitori di altissima qualità e prestigio. Nel periodo bellico trasformò la produzione nella costruzione di materiale ad uso militare. Solo nel secondo dopoguerra riprese la produzione delle Radio con il marchio Radialba, (AL.BA. sono le iniziali dei fondatori dell'azienda), ma per la fortissima concorrenza fu costretta a chiudere negli anni '60.
Safar (Milano)
La Safar (1923): La S.A.F.A.R. (Società Anonima Fabbricazione Apparecchi Radio) con sede a Milano, iniziò con la produzione di cuffie d'ascolto per puntare in seguito alla realizzazione di componenti elettronici come altoparlanti, trasformatori, potenziometri e resistenze. Alla fine degli anni 30 investe nella ricerca e sperimentazione del sistema Televisivo, costruendo così i primi tubi a raggi catodici. Si deve prima la partecipazione all'istallazione della prima stazione Televisiva di Monte Mario a Roma, poi alla costruzione dei primi televisori da 16" inseriti direttamente nelle console radio. Durante il periodo bellico si dedicò alla costruzione di apparati militari. Dopo la II guerra mondiale tentò di riconvertire la produzione in altri settori, ma chiuse i battenti nel 1948.
Ducati (Bologna)
I Fratelli Ducati (1926): Sulla spinta degli esperimenti del 1924 di Adriano Ducati, insieme ai due fratelli Bruno e Marcello, fondano a Bologna la SS-Ducati (Società Scientifica Radio Brevetti Ducati).
Inizialmente produceva condensatori di ogni tipo, elettrolitici, a carta, a mica e variabili, come il noto condensatore Manens per gli apparecchi radio. Sempre nel 1924 la Ducati riuscì ad effettuare per la prima volta un collegamento ad Onde Corte tra l'Italia e l'America.
Grazie all'impegno dei soci fondatori a partire dagli anni '40 la Ducati si specializzò nella costruzione di radioricevitori come il famoso RR3404, meglio conosciuto come "Paniere", il RR3405 "Botticella" e il rarissimo RR4401. La Ducati poi estese le sue produzioni anche nel settore ottico, militare e motociclistico.
CGE (Milano)
La Compagnia Generale di Elettricità (CGE) 1921: Nata su licenza della Americana General Electric, con sede a Milano, commercializzava apparecchi radioricevitori di produzione RCA Americana e aveva numerosi uffici di vendita sparsi su tutto il territorio italiano.
Nella metà degli anni 30 a causa delle sanzioni doganali decise di iniziare una propria costruzione su licenza RCA di radioricevitori, stazioni trasmittenti, radiofonografi, amplificatori di bassa e alta potenza, altoparlanti e cuffie, sistemi di riproduzione e di registrazione.
La CGE è una delle poche aziende Italiane che riesce a reggere la competizione fino agli anni '90.
Minerva (Milano)
La Minerva Radio (1930): Questo marchio fondato in Austria agli inizi degli anni 30, iniziò la sua attività in Italia nel 1937 negli stabilimenti di Milano di v. Meda,11 su licenza della casa madre inizialmente con il nome Italminerva s.a., poi divenire Minerva Cozzi Dell'Aquila.
Nel dopoguerra la Minerva si trasferisce in Viale Liguria,26 e continua la produzione di ricevitori in stile nazionale. Il modello più conosciuto è il 506 "Perla" e il 1576 "Aprica". Negli anni 60 l'azienda venne assorbita dal colosso tedesco Grundig.
Geloso (Milano)
Radio Geloso (1931): L'Italoamericano Giovanni Geloso arrivato in Italia fonda a Milano in v. Sebenico,7 la John Geloso S.A. Dopo qualche anno si trasferì in viale Brenta, che inizialmente produceva componenti per radio e amplificatori e scatole di montaggio per radio. Tra i prodotti più famosi di questa industria ricordiamo la costruzione dei numerosi magnetofoni da quelli a filo a quelli a nastro come il famoso registratore " Gelosino ". La Geloso fu inoltre l'azienda a diffondere i primi famosi "Bollettini Tecnici Geloso" che permettevano una maggiore diffusione del nuovo mezzo di comunicazione e un valido supporto tecnico per radioamatori e radiotecnici. Dopo la Seconda Guerra Mondiale aprono gli stabilimenti specializzati di Lodi, Napoli, Salerno e Roma.
Nel 1949 si dedica alla produzione dei Televisori con il modello GTV 1001 poi modificato, per entrare nel 1952 nel mercato Televisivo. Nel 1968 con la scomparsa di John Geloso e l'agguerrita concorrenza straniera l'azienda fu costretta a chiudere e fu acquistata dalla PASO che continuò la produzione del settore amplificazione esterna per scomparire poi dopo qualche anno.
Radiomarelli (Milano)
La Radiomarelli (1929): Fondata da Ercole Marelli mediante il gruppo " MAGNETI MARELLI s.a " con un primo stabilimento a Sesto S.Giovanni (Milano), presenta il suo primo apparecchio radioricevitore Musagete in occasione della Fiera di Milano del 1930.. In collaborazione con la RCA americana alla fine degli anni 30 inizia la sperimentazione nella trasmissione e ricezione Televisiva nei propri studi di ripresa della Torre Littoria. Il marchio si affermò in Italia e all'estero come prodotto di qualità e garanzia. Chiuderà i battenti negli anni '70.
Imca Radio (Alessandria)
La Imca Radio (1935): Industria Meccanica Cartonaggi e Affini, fondata dall’Ingegner Italo Filippa ad Alessandria nei primi anni '30. Grande appassionato radioamatore, nel 1935 trasforma l'azienda nella produzione di radioricevitori cambiando la denominazione in Imca Radio s.a. Si specializzò nella costruzione dei condensatori variabili e dei commutatori di gamma detto "a tamburo rotante" che consentiva una più fine e precisa sintonia sulle onde corte, difficili da sintonizzare. Nel 1936 presentò i primi fortunati modelli IF 65 e IF 78, seguirono nel 1937 il modello Esagamma (a 6 gamme d'onda), seguito dal Multigamma (5 OC, 2 OM, OL) e poi la serie Pangamma (8 AM + FM), uno dei primi ricevitori in FM. Produsse anche Radioricevitori Militari, radiofonografi, amplificatori e altoparlanti. Nel 1960 fu assorbita dalla Radiomarelli che continuò la produzione con il marchio Imca sostituendo la sigla IF con RID.
Savigliano
Officine Meccaniche Savigliano (1932): Nata inizialmente a Torino come Officine Meccaniche per la costruzione di ponti, opere ferroviarie e di ingegneria, una piccola sezione dell'azienda realizzava ricevitori radio e radiofonografi a partire dal 1932. Si presentò sul mercato con la serie Di Super 7, poi seguirono la serie 60, 70, 80 e 90. Questa prestigiosa azienda costruiva i Radioricevitori utilizzando lo stesso telaio, bastava sostituire il mobile per avere sempre nuovi modelli. Il reparto radio venne poi chiuso negli anni '50.
Mivar (Milano - Abbiategrasso)
Nasce nel 1945 con il nome VAR (Vichi Apparecchi Radio) fondata da Carlo Vichi. Nel 1956 diventa MIVAR (Milano Vichi Apparecchi Radio) iniziando la produzione di apparecchi a Modulazione di Frequenza. Nel 1990 inizia la costruzione di un grande stabilimento ad Abbiategrasso, terminata nel 2000 per la costruzione di televisori a colori. Nel dicembre del 2013, viene cessata la produzione, mantenendo alcuni dipendenti per l’assistenza degli ultimi prodotti. Attualmente MIVAR è diventato “Milano Vichi Arredi Razionali”, produce arredi particolari per bar e negozi.
. . . . . . . . . . . e quelle meno conosciute.
- ABC Radiocostruzioni s.r.l. - Milano - (1947-1958)
- Alcis "s.a. Industriale Commerciale Lombarda" - (1930-31)
- Alfa radio - Silvio Costa - (1951-1958)
- Altar "Officine Meccaniche Costruzioni Radioelettriche di Mazzoni e Romagnoli" - Livorno - (1946-1959)
- AN-DO Antonini e Dottorini" - Perugia - (1929-1930)
- Aquila Radio - Cornigliano - Genova (1933-1936)
- ARCI Radio "Azienda Radio Costruzioni Italiane di G. Carnevali" - (1950-1952)
- Arefon - Milano - (1947-1948)
- AREL s.r.l. - Milano - (1933-1948)
- Argus Radio - Milano - (1947-1950)
- Aristonradio s.r.l. - Milano - (1952-1956)
- ARIT "Azienda Radiofonica Italiana" - (1929-30)
- Arner Radio - Trieste - (1957-58)
- A.R.P.A. "Applicazioni Radio Professionali Acustiche s.r.l.". (1950-52)
- ART s.r.l. - Panart - Kendall's - Depaphone - Milano - (1947-1969)
- Aster - Milano - (1950-1957)
- Astavox s.r.l. - Roma - Cosenza - (1947-1948)
- Athena - CORAM "Costruzioni Radio Milano" - (1946-1951)
- Audion s.r.l. - Bologna - (1948-1952)
- Augusta s.r.l. "Costruzioni Radioelettriche" - Trento - (1950-1966)
- B.B. " Industrie Riunite L. Bertuccini " - Bergamo - (1946-1949)
- Brunet s.a. - Milano - (1932-33)
- C.A.R.M.I "Costruzioni Apparecchi Radio Melodici Italiani" - Milano - (1929-1931)
- Century "Elettropadana s.n.c." - Brescia - (1967-1972)
- Crezar "Crespi e Zanetti " - Milano - (1964-1972)
- Damaiter Radio "Gruppo Infin" - Torino - (1950-1960)
- Diapason Radio - Bologna - (1950-1951)
- Diken Radio - Milano - (1948-1949)
- Dino Salvan "Ing. Costruttore di prodotti Radioelettrici" - Milano - (1947-1951)
- Doremi " Dolfin Renato " - Milano - (1938-1952)
- E.A.R. Radio - Desio - (1951-1952)
- Era - Milano - (1950-1953)
- Eros - Roma - (1942-1943)
- Eterna Radio "di Agnesi Mario" - Lucca - (1958-1960)
- F.D.B. "Effedibi - F.lli De Bernardi" - Torino - (1947-1962)
- Everest Radio - Milano - (1946-1948)
- F.A.R. "Fabbrica Apparecchi Radio" - Milano - (1951-1953)
- F.A.R. "Fabbrica Apparecchi Radio" - Livorno - (1925-1930)
- F.I.A.R.T. s.a. "Fabbrica Italiana Apparecchi Radio Telefonici" - Torino / Milano - (1925-1953)
- F.I.R.A.M. "Fabbrica Italiana Radio Meccanica s.a." - Torino - (1938-1935)
- Fabbriche Riunite spa - Casalmaggiore (Cremona) - (1954-1956)
- FADA "Officine Meccaniche La Precisa" - Napoli - (1922-1940)
- FAR Serena "Fabbrica Apparecchi Radiofonici spa" - Milano - (1947-1957)
- Fara Radio "Fabbrica Apparecchi Radio Accessori" - Desio - (1934-1951)
- Faraday - Como - (1960-1964)
- FAREF - Milano - (1949-1964)
- F.A.R.M. "Fabbrica Apparecchi Radio Mazza" - Milano - (1920-1946)
- Fataradio - Marsala - (1932-1934)
- Felice Chiappo "Radioperfecta" - Torino - (1926-1928)
- Fidel Radio - Roma - (1931-1935)
- Firte spa - Pavia - (1961-1964)
- For "Formenti Radio" - Milano - (1932-1034)
- Gamma Radio "Industrie Meccaniche Elettriche Romane" - Roma
- GBC "Gian Bruto Castelfranchi " - Milano / London / New york - (1951-1969)
- Giordani "Costruzione Apparecchi Tadio e TV" - Udine - (1950-1952)
- GIZETA Radio "Costruzioni Radiofoniche" - Milano - (1949-1950)
- Gloriette Radio - Bolzano - (1949-1951)
- GTM srl "Fabbrica Apparecchi Radio Elettrici" - Milano - (1948-1949)
- Harmonic Radio s.a. - Milano - (1940-1952)
- Hauda Radio - Milano - (1949)
- Hertz "Prodotti da I.A.R. di Marino e Francesco Pron" - (1934-1953)
- I.C.A.R.E. "Ing. Corrieri Apparecchiature Radioelettriche" - Milano - (1946-1952)
- I.R.E. "Industrie Radio Elettriche" - Torino - (1924-1927)
- Icam Radio - Bari - (1931-1933)
- I.M.E.R. "Industria Meccanica Radiofonica" - Varese - (1944-1948)
- Imperadio "Industrie Meccaniche Radio Elettriche Fermi" - Genova - (1950-1952)
- INCAR - Vercelli - (1949-1961)
- Irim - Itelectra - Milano - (1934-1053)
- Iris Radio - Milano - (1948-1953)
- Ital Radio / Kosmophon / Eterphon - Torino - (19471966)
- Jahr "Ing. Augusto Hugony" - Milano - (1946-1951)
- Jonophon "Laboratorio Industriale Radiotecnico" - Lecce - (1948-1949)
- King's Radio - Trieste - (1946-1952)
- Klamor "di Mezzadri Pino" - (1950-1952)
- Kosmovox / Covel - Milano - (1948-1954)
- La Filotecnica "Ing. Salmoiraghi s.a." - (1927-1931)
- La Radiotecnica "di Mario Testa" - (1952-1956)
- La Voce della Radio "di Luigi Todi" - Milano - (1945-1972)
- Lambda "Olivieri & Glisenti" - Torino - (1921-1948)
- Lare "Cotturri & Cerri" - Milano - (1946-1947)
- Liar s.r.l. "Laboratori Industriali Apparecchiature Radioelettriche" - Milano - (1947-1951)
- Lux Cristiana s.a. - Roma - (1935)
- Lyraphon "Soc. An. Giliardi & C." - Torino - (1932-1933)
- Magaja "di Luigi Magaja" - Milano - (1938-1997)
- Masterban "Radio Baldessari" - Rovereto - (1946-1975)
- Meli Radio "di Alfredo Meli" - Bergamo - (1947-1948)
- Magnadyne / Kennedy "Prodotti gruppo Infim" - (1931-1969)
- Metallotecnica s.a. "Costruzioni Radio Elettriche" - Firenze / Milano - (1940-1941)
- Metro Radio - ?????? (1950 ??)
- Micro - Torino - (1948-1950)
- Moselradio di Mottola-Sella (1947)
- M.C. "Manlio Capriotti Radio" - Genova - (1932-1952)
- Nova - Milano - (1937-1950
- O.E.M. s.a. "Officina Elettro Meccanica di E. Vittadini" - (1938-1939)
- O.R.A. "Officine Radio Affini" - MIlano - (1950-1951)
- O.R.A.C.E.R. "di Carazza Fabio" - (1947-1948)
- O.S.T. s.a. "Officina Specializzata Trasformatori" - Milano - (1940-1947)
- Officine Radionda - (1948-1952)
- Omega - Milano - (1944-1948)
- O.R.A. Belmonte - Torino - (1948-1952)
- O.R.E.M. "Officine Radio Elettriche Meccaniche" - Milano - (1945-1963)
- Orgal Radio - Milano - (1948-1960)
- Ormiap Radio - Milano - (1946-1947)
- Paradiso "Officine Zuccato) - Vicenza - (1947-1962)
- Peba Radio "di Pertusati Ferdinando" - Alessandria - (1949-1957)
- Poma Angelo s.a.s. - Pavia - (1963-1965)
- Pontello - Venezia - (1934-1935)
- Pope "S.I.P.A.R. " - Milano - (1933-1939)
- Prati Radio - (1932-1933)
- PRC Radioprodotti - Torino - (1949-1950)
- Preziosa Radio - Milano - (1946-1948)
- P.R.O.D.E.L. spa - Milano - (1958-1966)
- Pron "I.A.R. Industria Apparecchi Radiofonici di Marino e Francesco Pron” - Torino - (1931-1936)
- R.C.G. "Radio Costruzioni Gaudenzi" - Padova - (1949-1950)
- Radio Argentina "di Anderucci Alessandro" - Roma - (1937-1940)
- Radio Fortuna "E.A.L. di Muratore Romolo" - Milano - (1950-1951)
- Radio Radionda (Officine). Milano - (1948 - 1952)
- Radio Ricordi - Torino - (1950-1958)
- R.S.M. "Radio Scientifica Milano" - Milano - (1948-1952)
- Radio Vittoria - Torino - (1926-1929)
- Radiothon - Bolzano - (1952-1954)
- Raymond - Milano - (1958-1966)
- RUMA "F.lli Romagnoli" - Milano - (1951-1955)
- RVL Radio Lombarda - Voghera - (1924-1925)
- S.A.I.R. - Torino - (1924-1930)
- S.F.I.M. - Radiolina - Milano - (1950-1952)
- S.M.R. - Milano - (1934-1937)
- S.T.R. - S.I.R. "Società Tecnologia Romana" - Roma - (1950-1951)
- SAIRA "Radiofar" - Milano - (1933-1936)
- Sicart "La Voce del Mondo" - Milano - (1932-1934)
- Simplex - Torino - (1931-1955)
- Sintomagic - Reom - Milano - (1950-1957)
- Salaphon - Stock Radio - Phonsola - Milano - (1949-1964)
- Star "T" - Trento - (1950-1954)
- Television G.P. - Genova - (1954-1957)
- Ultravox - Milano - (1950-1968)
- VAAM - Milano - (1954-1960)
- VARA s.a.- Torino - (1940-1956)
- Vertex s.a. "Radiofrigor" - Milano - (1938-1952)
- Vertola Aurelio - Milano - (1947-1957)
- Victor "Erre Erre srl " - Milano - 1949-1958)
- Vis Radio - Napoli - (1947-1955)
- Winner Italiana - Milano - (1959-1962)
- Wundercart Radio-TV - (1957-1966)
Ringrazia l'autore se ritieni l'articolo interessante o ben scritto.
Storia della Radio in Italia
Interessante ricostruzione storica, chiara e concisa. Complimenti !
roberto gabba
Ringrazia l'autore se ritieni l'articolo interessante o ben scritto.
Storia della Radio in Italia
Buongiorno. Come si legge alla fine della prima parte, non è farina del mio sacco. Ho solo sistemato in modo che a me pare discreto, quanto rilevato.
Grazie.
Ringrazia l'autore se ritieni l'articolo interessante o ben scritto.